La salute è anche una questione di tempo: il tempo in cui si riesce a ottenere una diagnosi e poi ad avere la cura.
Più tempo passa, più la salute di ognuno di noi è a rischio. In Lombardia i tempi di attesa per visite ed esami sono estenuanti, soprattutto se paragonati ai tempi della sanità a pagamento, che sono brevissimi. È una ingiustizia, una situazione insostenibile.
Per questo, come cittadini, chiediamo:
505 Case di Comunità
Costruire la rete della medicina territoriale realizzando almeno 500 Case di Comunità, una ogni 20mila abitanti.
E che siano messe in grado di funzionare, non scatole vuote;
Prescrizioni per tutto il percorso di cura
Che per una vera diagnosi precoce il medico di famiglia possa prescrivere le prestazioni necessarie per l’intero percorso di cura, senza che ci debba essere una ricetta per ogni esame e visita
Fascicolo sanitario
Che il fascicolo sanitario elettronico sia accessibile facilmente da tutte le figure sanitarie, per evitare lungaggini e la ripetizione di accertamenti già compiuti
Semplificare le prenotazioni
Che con una sola telefonata o un click sull’apposito sito web o sull’app del fascicolo sanitario elettronico si possa accedere a tutte le possibilità di prenotazione di un particolare esame, tanto nelle strutture pubbliche quanto in quelle private
Pari doveri
Che la sanità privata abbia pari doveri di quella pubblica, e la Regione possa decidere quali prestazioni devono fare i privati per abbattere i tempi di attesa
Investimenti
Che si investano risorse per pagare e potenziare il personale disponibile a fare visite ed esami anche il pomeriggio, la sera e nei weekend
Tempistiche certe
Disporre che in ogni ospedale sia possibile ottenere gli esami nei tempi indicati nelle prescrizioni e, in caso contrario, che si riduca lo spazio lasciato ai professionisti per le prestazioni in libera professione, a pagamento, in favore di quelle pubbliche
Urgenze gestite dal settore privato a carico del SSR
Consentire in tutti gli ospedali, qualora non si riesca a rispettare la tempistica prevista dai tempi di urgenza della prescrizione, l’erogazione delle prestazioni in regime di libera professione ma a carico del SSR.